Velen | |
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Titolo | Profeta |
Genere | Maschio |
Razza | Draenei (Umanoide) |
Classe | Sacerdote, ex mago (presunto) |
Risorse | Mana |
Reazione |
Alleanza Orda Alleanza Orda |
Affiliazioni | Exodar, Alleanza, Prescelti della Luce, Conclave, Armata Spezzalegione |
Ex affiliazioni | Secondo Duumvirato di Argus, Aldor |
Occupazione | Capo dei draenei e dei Prescelti della Luce, consigliere di Re Anduin, profeta, veggente, saggio |
Stato | Vivo |
Parenti | Rakeesh (figlio), Nuuri (compagna; presunta moglie) |
Allievi | Anduin Wrynn |
Velen è il capo del popolo dei draenei sin dal loro volo da Argus tredicimila anni prima della prima invasione orchesca di Azeroth. Noto tra la sua gente come il Profeta, egli ha ricevuto il dono della Vista e, aiutato dalla Luce, rifiutò le offerte di potere oscuro ricevute da Sargeras e guidò la sua gente in fuga dalla Legione Infuocata e dai loro ex fratelli eredar, nonché in battaglia contro di loro. È uno dei primi draenei e l'arcinemesi (in passato migliore amico) di Kil'jaeden.
In seguito al volo dei draenei su Azeroth, essi stabiliarono una nuova dimora sull'Isola Brumazzurra e, avvertendo grande coraggio nell'Alleanza, Velen e i suoi seguaci vi giurarono fedeltà. La rafforzata Alleanza aiutò poi i draenei a reclamare quanto gli era stato strappato dalla Legione. In tempi più recenti, Velen ha usato il cuore del naaru M'uru per santificare il maledetto Pozzo Solare degli elfi del sangue, trasformandone la sacra fonte in una sorgente di energia sacra e arcana. È anche riuscito, con l'aiuto del Conclave, a riportare la divinità del vuoto Saraka il Mangialuce alla Luce come il naaru Saa'ra.